Simone, nel 2021 Campione italiano e vice Campione europeo di velocità in montagna. Un bilancio della stagione appena conclusa?
È stata complicata e faticosa, per via dello stop forzato alla gara spagnola del Fito che, a catena, ha richiesto concentrazione e impegno massimi per non sbagliare più nulla e recuperare il danno subito. Però i risultati sono arrivati: ho vinto il Campionato italiano e il titolo del gruppo E2 SC in quello europeo, dove ho conquistato anche il secondo posto assoluto.
La pandemia ha ridotto di molto il calendario del Campionato europeo e, in qualche modo, ti ha complicato la vita. Ci spieghi perché?
Come ho già detto, lo stop forzato alla gara del Fito, causato da un tampone sbagliato, ha fatto sì che fossimo penalizzati nella corsa al titolo, abbreviata anche per l’annullamento di diverse tappe in calendario.
Quale pensi sia stata, per te, la miglior gara dell’anno?
Sicuramente la Sarnano Sassotetto, dove ho voluto riscattare la trasferta spagnola e dare una prova di forza e motivazione.
Hai qualche episodio particolare o curioso da raccontarci?
È stato tutto difficile, quest’anno. Pensate che dalla gara polacca siamo dovuti tornare in macchina perché, a poche ore dalla partenza del nostro aereo, hanno decretato uno sciopero dei voli.
Fra i progetti per il 2022 potrebbe rientrare la seconda Pikes Pike della tua carriera?
Decisamente sì. Non so ancora, però, se andremo l’anno prossimo o nel 2023. Ma, senza anticipare nulla, posso dire che ci stiamo lavorando.
(Testo raccolto da Luca Dentini)